L’11 novembre è il giorno in cui in Abruzzo si festeggia San Martino, una ricorrenza molto sentita nella regione. Questo giorno è associato a numerose leggende su San Martino, inclusa quella più nota in cui donò metà del suo mantello a un povero infreddolito. Le celebrazioni di San Martino in Abruzzo hanno in comune l’uso del vino novello, delle castagne e dei prodotti di stagione.

In particolare, nelle zone più remote dell’Abruzzo, abbiamo scoperto tradizioni interessanti.

A Sant’Valentino in Abruzzo Citeriore (PE), la festa di San Martino è conosciuta anche come la “festa dei cornuti”, dove San Martino è considerato il protettore dei mariti traditi. Questa credenza ha radici in una leggenda che coinvolge la sorella di San Martino e un tentativo di adulterio. Ancora oggi, la tradizione prevede una processione in cui tutti indossano corna, e viene portata in processione anche una misteriosa “Reliquia” simbolica coperta da un velo, seguita dall’ultimo sposo dell’anno precedente. Durante la processione, la “reliquia” viene scoperta e passata al nuovo sposo.

A Casoli (CH), il rumore di barattoli e ciottoli legati tra loro con un filo trascinati per le strade del paese è motivo di festa. La gente partecipa a questa tradizione, prendendo anch’essi “le ciuocchele” (ciottoli), seguiti da musica popolare, castagne e vino.

A Scanno (AQ), i giovani mettono fuoco alle “Glorie” nel giorno di San Martino., si ricoprono il volto di carbone, cantano e ballano attorno ai “palanconi”, grandi cataste di legna e sterpaglie erette sulle colline e poi incendiate. Dopo aver bruciato il palancone, viene offerto alla sposa novella, che a sua volta offre vino e dolci a tutti. Questi fuochi sono così luminosi e alti, alcuni raggiungono anche i 20 metri, che possono essere visti da lontano.

A Scanno è anche possibile gustare la “pizza con i quattrini” in onore dell’abbondanza associata a San Martino, questa focaccia speciale è fatta con farina gialla, miele, noci e fichi secchi, e contiene una moneta all’interno.

A Salle (PE), invece, si prepara la “pizza di San Martino”, a base di anice, che viene accompagnata dal vino novello. Questa tradizione ha radici storiche in cui le famiglie si riunivano il primo venerdì del mese per celebrare il primo vino spillato dalle botti con un grande banchetto.

Infine, a Nereto (TE), è tradizione gustare il tacchino alla neretese, un piatto arrosto insaporito con aglio e rosmarino, servito insieme al vino e alle castagne nel giorno di San Martino.

In conclusione, questo viaggio alla scoperta delle tradizioni di San Martino in Abruzzo ha rivelato che questo santo è associato all’abbondanza e alla fertilità, spiegando perché gli abruzzesi dicono “Ce sta lu sante Martino” quando una casa è ben fornita.

 

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